Aste giudiziarie: Imposta di registro fissa a 200 Euro

Nel testo del decreto sulla riforma delle Banche di Credito Cooperativo, è stata inserita una novità per quanto riguarda le vendite all’asta degli immobili nel 2016.

La novità riguarda l’introduzione di un’imposta di registro fissa di 200 Euro, prevedendo una netta riduzione rispetto alla proprorzionale del 9% per valore di assegnazione.
Una novità che che agevola la vendita di immobili in esito a procedure esecutive e dovrebbe favorire il recupero dei crediti, come si legge nel comunicato stampa di palazzo Chigi.

L’agevolazione è fruibile a condizione che l’immobile sia rivenduto nei due anni successivi, altrimenti si dovrà pagare l’imposta del 9%.

L’obiettivo, hanno ancora sottolineato i tecnici del Ministero, è quello di far sì che le prime aste non vadano deserte ma che si compri, invece, a un prezzo maggiore.

Si esprimono perplessità riguardo la reale efficacia di una norma in vigore solo per pochi mesi, invece di un largo arco temporale di applicazione.

*Aggiornamento del 18/03/2016:
La norma del decreto sul credito cooperativo – attualmente in discussione al Parlamento – si arricchisce di un’ulteriore novità.
Con un emendamento presentato dal Pd, infatti, viene stabilito che si possa usufruire della tassa fissa di 200 Euro senza l’obbligo di dover rivendere l’immobile entro 24 mesi.
Fermo restando che si tratti della prima casa.

Al dare il via libera alla modifica è stata la Commissione Finanze della Camera.
Il privato che compra la prima casa all’asta potrà quindi usufruire della tassa fissa di registro a 200 Euro senza l’obbligo di rivendere l’immobile entro 2 anni.

L’agevolazione vale per gli immobili acquistati entro il 31 dicembre, dato che il governo si è riservato la possibilità di estendere l’agevolazione in dipendenza di quale sia stato l’impatto sull’acquisto di case all’asta.

Con l’emendamento si vorrebbe porre anche un ‘paletto’ anti-speculatori.
L’agevolazione sull’imposta di registro per chi professionalmente agisce nel mercato immobiliare, dovrebbe rimanere vincolata invece alla rivendita dell’immobile entro due anni.