ABI: tasso medio (3,90%) sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni, in diminuzione a febbraio 2024

Immagine di un analista di DELLE VITTORIE House Trading, che esamina il dato relativo al tasso medio (3,90%) sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni a febbraio 2024

Come comunicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel recente rapporto mensile, a febbraio 2024 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato del 3,90%, in flessione rispetto al 3,98% di gennaio e al 4,42% di dicembre 2023.

Il tasso rilevato era stato del 3,76% a febbraio 2023 (quando quello di riferimento della BCE era del 3,00%).

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MUTUI: importo medio richiesto di quasi 140.000 euro, nel primo bimestre 2024

Immagine di un notebook in un ufficio, per l'analisi dell'importo medio richiesto per i mutui, nel primo bimestre 2024

Ammonta a 139.997 euro l’importo medio richiesto per un mutuo casa, nel primo bimestre 2024.
In particolare, secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, è la classe di importo compresa tra 100.001 e 150.000 euro la più ricercata nei mesi di gennaio e febbraio (32,6%).

In seconda posizione ci sono i mutui di importo tra 50.001 e 100.000 euro, con una percentuale del 29,7%, mentre si piazzano al terzo posto i finanziamenti con classe di importo compresa tra 150.001 e 200.000 euro, che rappresentano il 18,7% del totale esaminato.

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MUTUI: diminuzione congiunturale del Taeg (4,38%), a gennaio 2024

Grafico dell'andamento dei prestiti alle famiglie italiane, dal 2018 a gennaio 2024

Come comunicato dalla BANCA D’ITALIA, attraverso il report mensile “Banche e moneta: serie nazionali”, a gennaio 2024 i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, Taeg), si sono collocati al 4,38% (4,82%, in novembre).

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BCE: lieve diminuzione del tasso medio di interesse dei nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, a gennaio 2024

Immagine che mostra il grafico BCE dell'andamento dei tassi relativi ai prestiti alle famiglie per acquisto di abitazioni

Come rilevato dalla Banca Centrale Europea, l’indicatore relativo ai nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni in area euro è risultato essere del 3,87% a gennaio 2024, in diminuzione rispetto al 3,97% di dicembre 2023 (3,10% a gennaio 2023).

Inoltre, nello stesso mese è diminuito anche l’indice composito del costo del debito (che combina i tassi di interesse su tutti i prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni), che svolge un ruolo cruciale nelle decisioni di politica monetaria della BCE.

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Mutuo: rinegoziazione e detrazione interessi passivi

Immagine che mostra alcuni punti interrogatici, per l'articolo sulla detraibilità  degli interessi passivi del muto, dopo la rinegoziazione

Ho intenzione di rinegoziare il contratto di mutuo stipulato qualche anno fa per l’acquisto della mia abitazione principale. Dopo la rinegoziazione, potrò continuare a detrarre gli interessi passivi?

Come confermato dall’Agenzia Delle Entrate, quando viene rinegoziato il mutuo acceso per acquistare l’abitazione principale – per modificare alcune condizioni previste nel contratto in essere – si conserva il diritto alla detrazione degli interessi passivi.

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MUTUI: tasso fisso medio al 3,29%, tasso variabile al 4,93%, importo medio di circa 140.700 euro, a febbraio 2024

Immagine moderna con alcuni numeri e grafici, per l'articolo relativo all'analisi dell'andamento dei tassi di interesse dei mutui in Italia

L’Osservatorio di MutuiOnline.it – che monitora mensilmente le principali tendenze del mercato – nel trimestre in corso registra il record degli ultimi 10 anni di richieste verso il tasso fisso, che toccano il 96,5% del totale grazie alla loro convenienza.

Un’altra tendenza rilevante è l’aumento delle surroghe, che rispetto all’ultimo trimestre del 2023, passano dal 21,5% al 36,9% del totale, con una spinta trainante soprattutto dalle fasce d’età più giovani.
La durata media delle richieste rimane stabile e si mantiene intorno ai 24 anni, mentre crescono gli importi medi richiesti, che toccano quota 140.702 euro, ai massimi dal 2020.

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