NOTARIATO: nel biennio 2016-2017, +9,33% per il numero di compravendite dei fabbricati abitativi con netto calo dei valori medi

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È stato recentemente pubblicato il quarto Rapporto Dati Statistici Notarili (DSN), che offre una analisi comparativa degli anni 2017 e 2016 sull’andamento del mercato immobiliare, mobiliare, mutui, atti di donazione e costituzione di imprese.
Per il 2016 e 2017 sono state così analizzate rispettivamente 3.689.226 e 3.698.695 transazioni, con le medesime caratteristiche, che hanno dato origine alle seguenti risultanze:

COMPRAVENDITE:
Tra il 2016 e il 2017 vi è stato un aumento delle compravendite di beni immobili pari al +6,79%, con un +6,96% se osserviamo la compravendita dei soli fabbricati ed un +9,33% se si analizza la vendita dei soli fabbricati abitativi.

Nel 2017 sono state registrate 862.939 compravendite di beni immobili di cui 647.878 compravendite di fabbricati (oltre a 19.127 compravendite di nuda proprietà di fabbricati e 1.092 costituzioni di usufrutto) e 156.140 compravendite di terreni, di cui 113.776 agricoli.

Al Nord viene effettuato più del 50% delle compravendite avvenute in Italia.
In particolare, ben il 55,39% delle compravendite è stato effettuato al Nord (dato sostanzialmente invariato rispetto al 2016 e con una punta del 33,59% nel Nord Ovest con ben 1.800,32 compravendite ogni 100.000 abitanti), mentre al Centro la percentuale è stata del 18,23%, sostanzialmente identica al Sud, dove è avvenuto il 18,50% delle compravendite, a differenza delle Isole in cui la percentuale è stata del 7,88%.

VALORI ECONOMICI:
Il raffronto tra 2017 e 2016 offre alcuni spunti degni di essere sottolineati.
Un primo dato, forse un po’ preoccupante, emerge dalla rilevazione dei valori medi relativi alle compravendite immobiliari di fabbricato.
Se infatti il 2016 aveva registrato un valore medio delle compravendite superiore ai 148.000 Euro, il 2017 fa registrare un netto calo, portando il valore medio delle compravendite a una cifra di poco superiore ad Euro 126.000.
Ciò che tuttavia fa più riflettere, è il confronto tra i due anni ristretto ai rispettivi semestri. Infatti, mentre il primo semestre 2017 presenta valori esattamente identici rispetto al 2016, il calo di valore medio annuo sopra riscontrato si registra interamente nella seconda metà dell’anno.

Suddivisione per genere e fasce d’età:
Nell’ambito della suddivisione per genere, vi è una sostanziale parità tra maschi e femmine, con un +2,3% a favore dei maschi nell’acquisto di fabbricati.
La fascia d’età in cui vengono effettuate maggiori compravendite di fabbricati è quella 18-35 anni, con una percentuale nel I semestre pari al 30,09% delle compravendite totali (dato che vede peraltro un aumento del 2,32% rispetto allo scorso anno), mentre la fascia 36-45 anni riporta una percentuale del 26,23%, la fascia 46-55 una percentuale del 20,38% e la fascia 56-65 riscontra una percentuale del 13,26%.
Analizzando le tabelle emerge che a vendere sono maggiormente i soggetti nella fascia 56-65 anni.
Ad acquistare i terreni sono invece maggiormente i soggetti nella fascia 46-55 anni.

L’acquisto della “prima casa”:
Le tabelle sull’agevolazione prima casa evidenziano che su 553.654 compravendite di fabbricati abitativi effettuate nel 2017 per ben 310.880 è stata richiesta l’agevolazione prima casa, che mostra come oltre la metà degli immobili abitativi è stata acquistata con le tali agevolazioni, maggiormente richieste nella fascia di età 18-35 (con il 39,66%).
Nel 2017 ben il 75,16% dei fabbricati abitativi (di cui il 48,87% utilizzando l’agevolazione prima casa) è stato venduto da privati, mentre le imprese hanno venduto il restante 24,84% di immobili abitativi, con un calo di ben -3,55% di acquisti “prima casa” da impresa.

Credito d’imposta:
Degna di nota sono anche le tabelle sul credito di imposta, dalle quali si può ricavare che la fascia d’età privilegiata per alienare la prima casa e sostituirla con un’altra prima casa è la fascia d’età 36-45 (che riscontra una percentuale pari al 39,27%, percentuale peraltro in linea con l’anno precedente).

In quali momenti dell’anno vengono effettuati più atti di compravendita?
I mesi in cui vengono effettuate più compravendite di beni immobili in Italia si confermano luglio e dicembre, nonostante siano mesi con un presumibile maggiore incidenza di periodi di vacanza.
A luglio 2017 sono state stipulate in Italia 89.872 compravendite di beni immobili pari al 21,05% del totale (che rappresenta un +5,66% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), mentre a dicembre 2017 sono state stipulate 94.003 compravendite, pari al 21,35% del totale (che rappresenta un +8,25% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
Il mese in cui sono state effettuate meno compravendite si conferma agosto con 31.502, corrispondenti a una percentuale pari al 7,16%.
L’unico mese ad aver registrato un calo rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è aprile, con un -5,45% mentre la variazione maggiore si è registrata a ottobre con un +17,21%.

MUTUI:
Si conferma la prevalenza dei finanziamenti di importo fino a 150.000,00 Euro.
Significativo incremento +35,06% dei finanziamenti di importo compreso tra i 450.000,00 e i 500.000,00 Euro, segno di una ripresa degli investimenti.

Fonte: Consiglio Nazionale del Notariato – Notartel S.p.A – 24 luglio 2018
N.b: I dati della rilevazione dell’attività notarile presentati in questo rapporto non sono comparabili con i dati rilasciati dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare.
I dati dell’Agenzia delle Entrate infatti riguardano le NTN (Numero di Transazioni Normalizzate), ovvero ponderate rispetto all’effettiva quota di proprietà oggetto di compravendita, e l’indice di Intensità Mercato Immobiliare, ottenuto dal rapporto tra NTN e la quantità di unità immobiliari esistenti sul mercato. Ciò significa che se di una unità immobiliare è compravenduta una frazione di quota di proprietà, ad es. il 50%, essa non è contata come una transazione, ma come 0,5 transazioni.
I dati ISTAT a loro volta si basano su diverse modalità di conteggio in base ai dati statistici che i notai, per legge, sono tenuti a inviare agli Archivi notarili distrettuali.