ROMA: aumenta la popolazione monofamiliare, diminuisce l’indice di affollamento e si prevede un fabbisogno aggiuntivo di 435.000 abitazioni nel 2030

Dove va Roma e quale scenario si prospetta per la capitale, al 2030, se non si interverrà concretamente sulle inefficienze che affliggono mondo sanitario, infrastrutturale, scolastico, della mobilità e dello sviluppo demografico?
Ha tentato di rispondere a questi quesiti un convegno che si è tenuto oggi presso la facoltà di Comunicazione e Sociologia dell’Università La Sapienza, sulla base degli esiti della ricerca dal titolo “LE PROSPETTIVE DI ROMA CAPITALE alla luce delle tendenze in atto”, condotta da Federmanager Roma con il contributo tecnico-scientifico dello stesso Ateneo capitolino.

Le difficoltà in cui si dibatte Roma Capitale sono evidenti, oggetto di costante attenzione da parte della pubblica opinione e al centro del confronto politico.
La crisi di Roma non va comunque letta solo con riferimento ai disagi della popolazione per il mancato funzionamento dei servizi elementari.

La capitale soffre, da anni, di uno stallo progettuale e di pianificazione, e di una crescente difficoltà gestionale connessa ad un sistema legislativo che ha confuso i ruoli istituzionali.
Roma è una città da riprogettare, va ridefinita la sua mission e le sue inefficienze vanno affrontate nel contesto dell’area metropolitana nel suo complesso.

ALCUNI RISULTATI DELLA RICERCA

DEMOGRAFIA:
• La popolazione, al 2030, non subirà incrementi considerevoli se si pensa che la previsione parla di una crescita non più ampia di 300.000 abitanti.
L’aumento è ascrivibile soprattutto all’avvento della popolazione straniera che passerà dagli attuali 540.000 cittadini registrati a circa 650.000.
• Il peso dell’hinterland si attesterà su una percentuale del 33% rispetto all’intera area metropolitana.

FABBISOGNO ABITATIVO:
• Diminuiscono i nuclei familiari ed aumenta la popolazione monofamiliare.
• In declino l’indice di affollamento da 0,82 nel 1981 al 0,57 nel 2011. Si stima 0,53 nel 2030.
• Il patrimonio abitativo è costituito mediamente da abitazioni di 4,0 vani.
• Al 2030 si stima un fabbisogno aggiuntivo di 1.7 milioni di vani (435.000 abitazioni | 36.000 abitazioni/anno), di cui il 70% nel Capoluogo.

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