MUTUI: ad aprile 2019 in diminuzione il numero di richieste, in aumento l’importo medio

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È continuata anche in aprile la discesa delle richieste di nuovi mutui e di surroghe da parte delle famiglie italiane, mentre l’importo medio ha fatto segnare un nuovo record assoluto.
La domanda aggregata ha accusato un calo del 10,8% annuo.

È quanto emerge dal Barometro Crif, che ha preso in esame vere e proprie istruttorie formali e non semplici richieste di informazioni o preventivi online.

Le nuove domande sono rallentate di quasi il 9% nel periodo gennaio-aprile. Inoltre gli addetti ai lavori evidenziano un calo del 5-6% nel primo trimestre anche delle erogazioni.
È probabile che il mix di tassi bassi e prezzi stabili non basti più. Il clima di incertezza politico-economica ed il timore di una imposta patrimoniale sugli immobili, potrebbero rallentare le domande in Italia.

La ricerca evidenzia un’accelerazione del trend rispetto al -7,9% segnato nel primo trimestre.

Aprile è stato caratterizzato anche dalla costante crescita dell’importo medio richesto, salito sopra la soglia dei 130.000 Euro (+3,7% annuo a 130.311 Euro).
Un record che, a livello di singole rilevazioni mensili, rappresenta il secondo valore medio più elevato dal 2013.


Si allunga la durata media:
Nel complesso, il piano di rimborsi superiori ai 15 anni copre il 75% del totale, a testimonianza che gli italiani preferiscono soluzioni che riducono il peso della rata mensile.

Gli importi richiesti:
Per quanto riguarda la distribuzione per fasce di importo, la domanda si è concentrata nella classe 100.001-150.000 Euro, con una quota del 29,4% del totale.
Da questa tabella spiccano altri due interessanti dati: i mutui di importo inferiore ai 75.000 Euro rappresentano un quarto del totale (25,4%) e quelli compresi tra i 100.001 e 300.000 sono pari 21,8%.

Classi di età:
La ricerca, per quello che concerne la distruzione delle richieste di nuovi mutui o surroghe per classe di durata, vede in aprile lo spostamento (+2,8%) delle preferenze verso la fascia 26-30 anni, arrivata a rappresentare ormai il 25,1%.

In linea con gli ultimi mesi, anche in aprile i richiedenti di età compresa tra i 35 e i 44 anni sono risultati maggioritari, con una quota del 33,8%, anche se in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2018.
Situazione stabile per quanto riguarda le altre classi, anche se c’è da segnalare che gli under 35 arrivano a coprire il 29% delle richieste complessive.

Fiducia sulla ripresa del mercato:
Nonostante la discesa delle richieste di nuovi mutui e surroghe appaia senza soluzione di continuità, Simone Capecchi, executive director di Crif, appare fiducioso.
L’esperto ha osservato, che “malgrado uno scenario caratterizzato da molteplici elementi di incertezza, le notizie incoraggianti provenienti dalla Bce per ciò che riguarda i tassi, che dovrebbero mantenersi stabili fino a fine anno, potrebbero mitigare le difficoltà registrate dal comparto in questo inizio d’anno”.
In particolare, ha concluso, “un rilancio del mercato dei mutui potrebbe venire anche dalla possibilità da parte delle aziende di credito di sfruttare il sempre più ampio patrimonio di dati che hanno a disposizione per affinare e rendere più snelli i processi di valutazione delle richieste al fine di accorciare i tempi di erogazione”.

Fonte: mutuionline.it – 30 maggio 2019