Roma è la città con maggiore plusvalore degli immobili ristrutturati

Nella top ten dei capoluoghi italiani per il plusvalore ottenuto al termine del processo di ristrutturazione di un immobile si collocano Roma, Venezia, Firenze, Napoli, Bari, Milano, Bologna, Brescia, Catania e Genova, con valori che vanno dal 20% di Roma, al 12% circa di Genova.
Questo quanto dichiarato da Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, in apertura del convegno di presentazione del “Primo Rapporto sul recupero edilizio” in Italia svoltosi a Milano.

In base alle domande presentate nel 2016 per lo sfruttamento delle agevolazioni per la ristrutturazione edilizia (stimate in circa 1,4 milioni) e quelle per la riqualificazione energetica (oltre 300.000), a scegliere la soluzione della ristrutturazione edilizia sono soprattutto gli under 35, per oltre il 30% del totale d’interventi, mentre l’età media sale in maniera inversamente proporzionale al numero di ristrutturazioni richieste.

Tra i principali capoluoghi in Italia, Napoli è la città con il maggior numero d’immobili in vendita che necessitano interventi di ristrutturazione, seguita da Roma, Milano e Torino.
Come già noto con oltre 10 milioni di edifici residenziali costruiti prima del 1990 (l’80% dello stock residenziale italiano), il mercato delle ristrutturazioni costituisce la chiave di volta per un notevole incremento del valore di un patrimonio immobiliare vetusto.
Secondo quanto riportato nello studio, ammonterebbero ad oltre 120 milioni i mq di abitazioni vuote inadatte da ristrutturare (circa il 5% dei 2.450 mln di mq dello stock residenziale totale).
Ciò significa che nell’immediato potrebbe sbloccarsi un mercato potenziale di oltre 1 milione di case.

Già oggi il 19% delle compravendite (con punte del 25% a Napoli) riguarda case da ristrutturare.
Il numero aumenta esponenzialmente se si considerano anche le unità immobiliari abitate che avrebbero ugualmente bisogno di manutenzione straordinaria, per un investimento stimato in 50 miliardi di Euro.

Ristrutturazioni che, secondo i dati riportati del rapporto, possono diventare anche un buon investimento.

Il rapporto presenta un capitolo dedicato proprio al plusvalore ottenibile dalla ristrutturazione.
Si parte dai quartieri semicentrali delle principali città italiane, dove il mercato risulta più dinamico, prendendo come standard un appartamento di 60 mq, secondo i prezzi rilevati a febbraio 2017.
Sono contrapposte due tipologie d’immobili: quello da ristrutturare e quello ristrutturato di qualità assimilabile al nuovo.

Gli interventi stimati riguardano operazioni di demolizione, rimozione e costruzione dei tramezzi, intonaci e rasature, pavimenti e rivestimenti, opere da imbianchino, opere da idraulico, impianto di riscaldamento, impianto elettrico, assistenze murarie, condizionamento dell’aria, infissi e fornitura materiali.
Si calcola che il plusvalore (cioè l’incremento percentuale del valore di un’abitazione compresi i costi di ristrutturazione) può raggiungere anche il 35% del prezzo dell’immobile in determinate zone.

La media dei 104 capoluoghi di provincia italiani, considerati nella loro fascia semicentrale, registrerebbe un plusvalore del 10,7% e un guadagno netto di 14.000 Euro, considerando un costo di ristrutturazione medio di 31.000 Euro e uno sconto del 31%.
In questo modo il prezzo medio di un’abitazione da ristrutturare si attesterebbe su 100.000 Euro, mentre quello di una ristrutturata registrerebbe un valore di 145.000 Euro.

Fonte: Scenari immobiliari e Paspartu Italy – Milano 1 marzo 2017