Banca D’Italia: segnali di ripresa nell’economia del Lazio

Viene presentato oggi a Roma alle ore 15.00, presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (LUISS), il rapporto annuale su “L’economia del Lazio”.

I consumi e la domanda estera hanno favorito una moderata crescita:
“Nel 2015 il quadro congiunturale regionale ha mostrato segnali di recupero”. In base ai dati Prometeia il prodotto è cresciuto dello 0,8 per cento, in linea con la media nazionale.
Permangono incertezze sull’entità e la solidità della crescita, legate all’evoluzione del quadro internazionale e alla dinamica degli investimenti, ancora debole.

Nessun segnale di recupero nelle costruzioni:
Il settore delle costruzioni sta ancora attraversando una fase ciclica negativa che tuttavia, in base alle informazioni disponibili, si starebbe arrestando.
Nel mercato immobiliare le transazioni sono in lieve ripresa, ma i prezzi delle abitazioni hanno fatto registrare un ulteriore calo.
Nonostante la flessione, le quotazioni rimangono su livelli elevati nel confronto con le altre aree del paese, anche rispetto a quelle ad elevata urbanizzazione; ne deriva una capacità di acquisto dell’abitazione delle famiglie tramite un mutuo di gran lunga inferiore a quella delle famiglie residenti in altre regioni.

Riprendono le erogazioni dei mutui alle famiglie:
Dall’inizio dell’anno sono tornati a crescere i nuovi mutui per l’acquisto delle abitazioni; in corrispondenza del calo del differenziale tra tassi fissi e variabili è aumentato il peso delle nuove erogazioni a tasso fisso.
La riduzione dei tassi favorisce il contenimento del servizio del debito delle famiglie indebitate; nel 2015 il valore dei mutui per i quali sono stati ridefiniti i tassi ha superato l’8% delle consistenze in essere all’inizio dell’anno.

Crescono ancora i depositi di famiglie e imprese:
È proseguita la crescita dei depositi di famiglie e imprese della regione, sostenuta da quella dei conti correnti.
La struttura della ricchezza finanziaria delle famiglie rimane caratterizzata da una quota di attività a rischio contenuto superiore alla media nazionale; rispetto alla metà del decennio precedente è cresciuta la quota di attività investite in strumenti assicurativi e previdenziali.
Nel complesso, la ricchezza reale e finanziaria pro capite è rimasta su livelli elevati, maggiori della media italiana anche per la consistenza del patrimonio abitativo.

Fonte: Banca D’Italia – L’economia del Lazio – Numero 12 di giugno 2016