Mutui: rilevante crescita delle surroghe (+12%) nel primo trimestre 2024

Immagine di un foglio grigio con scritte bianche sulla scrivania, con i dati relativi alle surroghe del primo trimestre 2024

L’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it segnala la forte crescita delle surroghe dei mutui, grazie alla riduzione delle rate registrata nelle ultime settimane.
Nel primo trimestre del 2024 sono arrivate, infatti, a valere il 34,3% di tutte le richieste, dodici punti in più rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.

In sostanza, chi aveva sottoscritto finanziamenti a tasso variabile, in molti casi ha trovato condizioni migliori con il tasso fisso.

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ABI: tasso medio (3,79%) sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni, in diminuzione a marzo 2024

Immagine della mano di un analista di DELLE VITTORIE House Trading, che esamina sulla sua scrivania il dato relativo al tasso medio (3,79%) sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni a marzo 2024

Come comunicato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) nel recente rapporto mensile, a marzo 2024 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato del 3,79%, in flessione rispetto al 3,89% di febbraio e al 4,42% di dicembre 2023.

Il tasso rilevato era stato del 4,00% a marzo 2023 (quando quello di riferimento della BCE era del 3,50%).

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Riqualificazione energetica: agevolazioni mirate alle abitazioni utilizzate e meno efficienti, con adeguata compartecipazione ai costi da parte dei beneficiari

immagine che rappresenta un moderno termostato per la regolazione della temperatura interna, con visualizzate le scritte UE e 2050

Le agevolazioni per la riqualificazione degli immobili, dovrebbero essere indirizzate prevalentemente alle famiglie bisognose e, a parità di condizioni familiari, alle abitazioni meno efficienti in termini energetici ed essere limitate alle case occupate dal proprietario in via permanente, escludendo quindi le seconde case e le case vuote, che sono quasi un terzo del totale.

Questi alcuni suggerimenti di Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d’Italia, nel corso del convegno “UN Principles for Green Financing for Sustainable Real Estate, Infrastructure and Urban Transformation Projects”, che si è posto l’obiettivo di discutere quali possano essere i principi per un settore immobiliare sostenibile.

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Tasso mutui: sensibili differenze tra le Regioni italiane (dal 3,46% al 2,73%, nel 2023)

Raffigurazione planimetrica dell'Italia, con l'identificazione delle Regioni e della differenza tra i tassi d'interesse applicati nei mutui per l'acquisto di abitazioni

Il report della BANCA D’ITALIA “Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori”, pubblicato con una frequenza trimestrale, contiene statistiche sul sistema creditizio e finanziario e sulle condizioni di affidamento (tassi e garanzie).

Come indicato nel fascicolo recentemente pubblicato, nel 2023 il Trentino Alto Adige è risultato essere in vetta alla classifica dei tassi di interesse più alti relativi ai finanziamenti concessi per l’acquisto di un’abitazione, con una media del 3,46%.

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MUTUI: lieve diminuzione congiunturale del Taeg (4,31%), a febbraio 2024

Grafico dell'andamento dei prestiti alle famiglie italiane, dal 2018 a febbraio 2024

Come comunicato dalla BANCA D’ITALIA, attraverso il report mensile “Banche e moneta: serie nazionali”, a febbraio 2024 i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, Taeg), si sono collocati al 4,31% (4,38%, in gennaio, 4,12% a febbraio 2023).

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BANCA D’ITALIA: sensibile diminuzione della richiesta di mutui da parte delle famiglie italiane, nel 1° trimestre 2024

Immagine relativa al rilevamento della domanda e offerta di mutui da parte delle famiglie italiane, nel 1° trimestre 2024

Nel primo trimestre del 2024 i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati.
Il leggero aumento nella percezione del rischio da parte delle banche interessate è stato compensato, infatti, dalla maggior pressione concorrenziale, rendendo più favorevoli i termini e le condizioni.

Queste alcune delle principali indicazioni relative alle banche italiane, risultanti dall’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro sul 1° trimestre 2024 e sulle prospettive per il 2° trimestre del 2024, condotta dalle banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato la moneta unica, in collaborazione con la Banca centrale europea.

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